Questo sito può utilizzare cookies tecnici e/o di profilazione, anche di terze parti, al fine di migliorare la tua esperienza utente.

Proseguendo con la navigazione sul sito dichiari di essere in accordo con la cookies-policy.   Chiudi

Accedi ai servizi

Comune di Pomarance Portale istituzionale dell'ente

GIORNO DEL RICORDO - 10 FEBBRAIO 2023

GIORNO DEL RICORDO - 10 FEBBRAIO 2023

«Il Giorno del Ricordo richiama la Repubblica al raccoglimento e alla solidarietà con i
familiari e i discendenti di quanti vennero uccisi con crudeltà e gettati nelle foibe, degli
italiani strappati alle loro case e costretti all’esodo, di tutti coloro che al confine orientale
dovettero pagare i costi umani più alti agli orrori della Seconda guerra mondiale e al suo
prolungamento nella persecuzione, nel nazionalismo violento, nel totalitarismo oppressivo.
È un impegno di civiltà conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, dei
fiumani, dei dalmati e degli altri italiani che avevano radici in quelle terre, così ricche di
cultura e storia e così macchiate di sangue innocente. I sopravvissuti e gli esuli, insieme
alle loro famiglie, hanno tardato a veder riconosciuta la verità delle loro sofferenze. Una
ferita che si è aggiunta alle altre.
La sciagurata guerra voluta dal fascismo e l’occupazione nazista furono seguite, per questi
italiani, da ostilità, repressione, terrore, esecuzioni sommarie aggravando l’orribile
succedersi di crimini contro l’umanità di cui è testimone il Novecento. Crimini che le genti
e le terre del confine orientale hanno vissuto con drammatica intensità, generando scie di
risentimento e incomprensione che a lungo hanno segnato le relazioni tra popoli vicini.
L’Europa nata dalla pace e il dialogo ravvivato dall’affermazione delle democrazie hanno
aperto e sviluppato una strada nuova. Queste memorie hanno guadagnato rispetto, dignità,
ascolto. Sono storia vissuta, monito e responsabilità per il futuro.
Il ricordo, anche il più doloroso, anche quello che trae origine dal male, può diventare
seme di pace e di crescita civile. Questo è l’impegno di cui negli ultimi anni il nostro Paese
si è reso protagonista insieme alla Slovenia e alla Croazia per fare delle zone di confine
una terra di incontro e prosperità, di collaborazione, di speranza. La scelta di Gorizia e
Nova Gorica, che saranno congiuntamente Capitale della Cultura europea 2025, dimostra
quanto importante sia per l’intera Unione che la memoria delle oppressioni disumane del
passato sia divenuta ora strada dell’amicizia, della comprensione, del primato della dignità
delle persone, nel rispetto delle diversità e dei diritti».

Il Presidente della Repubblica 

Sergio Mattarella

locandina